I caratteristi: Virgilio Riento

Virgilio Riento, nome d’arte di Virgilio Riento d’Armiento (Roma, 29 novembre 1889 – Roma, 7 settembre 1959), è stato un attore italiano di teatro e di cinema.
Figlio di un impresario teatrale, dimostra fin dalla più tenera età interesse per l’arte teatrale osservando gli artisti da dietro le quinte. Esordisce sul palcoscenico all’età di nove anni con l’imitazione di Nicola Maldacea, ottenendo un incoraggiante successo. Nell’adolescenza affina le sue capacità seguendo le orme dei grandi artisti comici italiani di café-chantant, dei quali sarà uno degli ultimi eredi.

Negli anni seguenti alla grande guerra conquista la platea dei teatri di varietà con le sue esilaranti macchiette, alcune delle quali verranno incise su dischi a 78 giri. Tra i suoi personaggi rimane famoso il contadino abruzzese Donato Collacchione, che porterà anche sul grande schermo con analogo successo. Alberto Savinio sul Corriere della sera (articolo riportato nell’Enciclopedia dello Spettacolo di Silvio d’Amico) riconosce a Riento di essere stato il primo attore-autore a inventare una lingua per il teatro. Il suo “abruzzese a Roma” non parlava abruzzese, ma una lingua inventata di sana pianta che di abruzzese aveva soltanto la cadenza e qualche parola comprensibile da tutti (lu per lo o per il, per fare un esempio). Con il falso dialetto, Riento poteva recitare lo stesso testo in tutta Italia, durante le tournée estive, mentre prima di lui gli attori dialettali, per esempio il grande Musco, erano costretti a tradurre in italiano le loro macchiette. La trovata di Riento è stata poi fatta propria da tutti gli attori che puntavano sul dialetto: Totò, Fabrizi, Sordi, Manfredi non recitavano in napoletano, in romanesco, in ciociaro, ma in un italiano corrotto che evocava il dialetto originario. È questo che fa di Riento una colonna del teatro leggero italiano.F21500_001 Grandimagazzini-1939-Riento hqdefault 2435857,UDdxZvQeNMN9b3F1o2KRu8XZsLuymFj4VkboC9bJRaxhmC9lCV2PaalJJO3PmO_oKU2uAOtM995wOM3YmeOtCw== 3121683

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